Non c'è pace nemmeno per «Annozero», che dovrebbe partire giovedì 24, ma che figura in palinsesto con ??? (3 punti di domanda) e di cui non c'è stato neppure uno spot.
La fresca replica del neodirettore Lion a Michele Santoro:
“Nessun impedimento burocratico, né organizzativo, né d'altro tipo” in merito alla partenza di “Annozero”. Lo scrive a Michele Santoro il direttore di RaiDue, Massimo Liofredi, in risposta alla missiva con la quale l’anchorman ha lamentato strani ritardi nella firma di contratti nella sua redazione. “Faccio seguito alla tua comunicazione di oggi – premette Liofredi - per confermarti, come già ho avuto modo di anticipare telefonicamente la scorsa settimana, che Rai Due ha inoltrato alle Strutture competenti tutte le richieste di contratto inviate dalla tua redazione ad eccezione di due: una, perché trattandosi di nuova utilizzazione stiamo approfondendo il curriculum; l'altra per gli approfondimenti di competenza della Direzione Generale”.
“Con riferimento agli operatori e tecnici – aggiunge Liofredi - abbiamo inoltrato tutte le richieste da Voi avanzate ed a questo proposito ti segnalo che non ci sono pervenute da Voi le richieste inerenti alle troupe in appalto a cui hai fatto riferimento. Abbiamo sollecitato la tua redazione ad inviarcele al più presto e pre-allarmato la competente Struttura cui le invieremo tempestivamente appena ce le farete pervenire. Nessun impedimento burocratico , né organizzativo, né d'altro tipo è quindi esistente. Nella comunicazione fai riferimento al tuo atteggiamento di grande collaborazione che, credimi – conclude il direttore di RaiDue - è assolutamente reciproco”.
Infine la Vigilanza Rai, per bocca di Giorgio Merlo:
''Per non trasformare sempre tutto in caciara, credo sia interesse del servizio pubblico mandare in onda trasmissioni come Annozero e Report. Trasmissioni che, piaccia o non piaccia, appartengono a pieno titolo all'offerta giornalistica e pluralistica della Rai.
Trasmissioni che, dopo le opportune verifiche contrattuali e tutele legali, non possono subire, com'e' ovvio, alcuna forma di censura o di ridimensionamento. A noi interessa solo difendere la qualita' dell'informazione e il pluralismo del servizio pubblico''.